E’ appena uscito il condono edilizio 2024, partiamo!
Sto ricevendo tantissimi tag e richieste di contatto relativamente al nuovo condono edilizio 2024 e non posso esimermi dal fornire preziose spiegazioni, soprattutto alle persone meno informate sulla materia.
A persone come la signora della porta accanto od anche a professionisti di altri settori che hanno accolto a braccia aperte la notizia della riapertura del condono edilizio, la cosiddetta “pace edilizia” secondo i proclami politici, senza aver letto con attenzione e la necessaria esperienza, gli articoli spesso “fuffeschi” che si stanno moltiplicando online.
“E’ appena uscito il condono edilizio 2024, partiamo!”
Questo è il simpatico grido di battaglia che tanti di loro mi stanno inneggiando, col fine di regolarizzare finalmente delle accertate difformità urbanistiche per la loro casa o comunque i loro immobili.
Situazioni scomode che nel tempo hanno creato loro dei forti disagi, precluso compravendite, mancati accessi a bonus edilizi o fonte di contestazioni formali dall’Autorità Giudiziaria.
Stati di fatto consolidati o verbalizzati, per i quali non è possibile accedere alla più agevole sanatoria edilizia.
A questo punto devo darvi una buona notizia ed una meno buona..
Partiamo subito con quella meno buona.
Il condono edilizio non è stato approvato.
E’ vero sia allo studio un pacchetto di norme per intervenire sulla casa, come comunicato dal Ministero per le Infrastrutture ed i Trasporti, ma non c’è nulla di approvato ed esecutivo.
In tantissimi ci stanno chiedendo di tenerli in considerazione in caso di approvazione di un nuovo condono edilizio 2024 e pertanto abbiamo creato una pagina apposita dove ci si può inserire spontaneamente ed essere contattati in caso di approvazione di condono edilizio o altra normativa simile.
Sull’esperienza di tre condoni passati ed in particolare dell’ultimo del 2003 particolarmente prescrittivo, secondo le linee giuda già trapelate si potranno sanare abusi minori, realizzati in epoche passate e non recenti.
Sarà sicuramente a carattere oneroso, come i precedenti.
Comunque nulla è definitivo perché si parla di proposte normative, come già avvenuto nel 2023 ed in altri anni precedenti, mai arrivate all’approvazione finale.
Secondo alcune statistiche questi abusi dovrebbero aiutare l’80% del patrimonio edilizio italiano a rientrare nella piena regolarità urbanistica.
Consentirebbe a molti proprietari di immobili di risolvere problemi di decenni che non possono essere risolti con le procedure ordinarie (Permesso a Costruire, S.C.I.A., C.I.L.A.,..).
Aiuterebbe gli uffici tecnici a smaltire pratiche edilizie sospese da tempo o ferme nelle aule di Tribunale.
Permetterebbe ai notai di velocizzare le stipule, aumentando le garanzie alle parti interessate per una compravendita serena.
Adesso veniamo subito alla buona notizia!
Ed è questa: noi abbiamo la conoscenza e la competenza dalla nostra parte.
Sulla base di esperienze vissute in tema di “pratiche edilizie a tempo”, come i tre condoni edilizi passati od anche il recente Superbonus, le principali criticità riscontrate erano date dal tempo limitato e dalla difficoltà degli accessi agli atti urbanistici.
Il tempo è tiranno, specie per un evento urbanistico straordinario e tanto atteso come potrebbe essere questo.
E generalmente vengono aperte delle finestre temporali molto esigue.
L’opportunità normativa non dura in eterno, per statistica personale si parla all’incirca di un anno, salvo proroghe ed un anno potrebbe essere davvero un termine insufficiente per agire nelle modalità corrette.
L’accesso agli atti urbanistici del proprio immobile, inteso come verifica dei titoli edilizi autorizzati o formatisi nel tempo, è fondamentale.
E’ sempre utile ricordare che le verifiche tecniche si fanno sugli elaborati di progetto e non sulla planimetria catastale.
E’ il punto di partenza per qualsiasi analisi tecnica volta ad accertare lo stato legittimo di un immobile, per accedere eventualmente alla richiesta di condono edilizio in caso di difformità.
Ricordo cosa successo nel recente Superbonus, dove per fare un accesso agli atti in qualsiasi Comune d’Italia ci volevano almeno sei mesi visto il grande afflusso di richieste?
Le tempistiche di presentazione saranno limitate e bisognerà anticipare qualsiasi contrattempo e farsi trovare pronti.
Il consiglio più prezioso che posso regalare in questo momento è quello di prepararsi al meglio, nel caso uscisse per davvero il condono edilizio 2024, richiedendo una due diligence redatta da tecnico abilitato e competente in materia urbanistica, che accerti già da ora il reale stato amministrativo del vostro immobile.
In caso di regolarità amministrativa accertata, vi darà sicurezza presente e futura e la potrete tenere nel cassetto ed utilizzarla un giorno in caso di compravendita o ristrutturazione del vostro bene.
In caso di irregolarità appurata, potrà essere di ausilio per accedere eventualmente al condono edilizio, qualora venisse approvata la Legge (è sempre bene ricordarlo)
Redatto il 06.04.2024
Geom. Alessandro Grupico
Geometra, Imprenditore, Blogger, Autore di un libro di Soluzioni per Agenti Immobiliari
(Le notizie ed i dati forniti nell’articolo derivano da personali studi ed interpretazioni dello scrivente e non equivalgono a consulenze tecniche applicabili in via generale ad ogni casistica inerente il tema, da valutarsi in maniera professionale e mirata.)
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