Ripristino dello stato dei luoghi
Questo termine nel campo dell’Urbanistica indica in generale quell’obbligo verso un immobile di rimuovere, di “ripristinare” lo stato dei luoghi esistente, poiché realizzato in assenza delle necessarie autorizzazioni edilizie e pertanto ritenuto “abusivo” e privo di titolo abilitativo.
Prima di gettare la spugna, è doveroso verificare mediante tecnico di fiducia, se ci sono le condizioni per richiedere la sanatoria edilizia.
Diviene necessario in caso di insanabilità dell’opera abusiva, laddove non già prescritto da un organo preposto al controllo edilizio, il ritorno al precedente stato “legittimo” (accertato quest’ultimo da un’idonea autorizzazione amministrativa), al fine di ricostruire la regolarità urbanistica dell’ immobile stesso.
Alcune correnti di pensiero ritengono che per la messa in pristino di un immobile, non serva presentare richieste amministrative, poiché “..non è possibile richiedere alla P.A. autorizzazioni su immobili “irregolari””.
A giudizio dello scrivente, trattandosi sicuramente di interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, necessiterà presentare un’opportuna istanza di C.I.L.A. o S.C.I.A. a seconda del caso in esame, in quanto tali opere di ripristino comporteranno la vera e propria apertura di un cantiere, nel quale lavoreranno ditte che dovranno essere verificate dal Direttore Lavori nelle loro abilitazioni e certificazioni d.u.r.c., nonché nei lavori che dovranno essere attuati.
E’ obbligatoria in questo frangente la figura professionale del Progettista, ovvero colui che indicherà mediante le previste asseverazioni di legge, la situazione di irregolarità accertata da smantellare e ripristinare all’ultimo titolo edilizio “regolare”.
Nel caso di demolizioni o ripristini di facciate o comunque di aree esterne, difficili da raggiungere, è consigliabile avvalersi di nuove tecniche di lavoro tramite l’”edilizia in fune” che apporta concrete soluzioni, anche in situazioni difficoltose come nei centri storici, a costi contenuti
Nel caso in cui l’area di interesse fosse soggetta a vincoli, si ritiene opportuna la richiesta di nulla osta all’Ente tutore, in quanto potrebbero essere sopraggiunti nuovi vincoli nel periodo temporale tra il rilascio dell’ultimo titolo amministrativo e la richiesta di regolarizzazione.
Nei casi più sfortunati, andare a ripristinare all’ultimo stato autorizzato, potrebbe comportare conflitti con le prescrizioni imposte dal vincolo sopravvenuto nel tempo.
In questi casi molto delicati, è determinante essere affiancati da un tecnico abilitato e competente, che possa assistervi al meglio in questo tipo di situazione.

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Geom. Alessandro Grupico
Geometra, Imprenditore, Blogger, Autore di un libro di Soluzioni per Agenti Immobiliari
(Le notizie ed i dati forniti nell’articolo derivano da personali studi ed interpretazioni dello scrivente e non equivalgono a consulenze tecniche applicabili in via generale ad ogni casistica inerente il tema, da valutarsi in maniera professionale e mirata.)